Dolore fantasma (1)

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Un'infanzia trascorsa nell'illusione che il padre sia stato un famoso tennista per poi scoprire che non è mai andato oltre il 268° posto della classifica mondiale. Una vita passata a fingere di essere uno scrittore di successo, per poi ritrovarsi sommerso dai debiti, ignorato dal pubblico e dagli editori. È questa la realtà cui cerca di sfuggire Robert G. Mehlman e, come dice lui stesso, "non esiste richiamo più dolce del richiamo della fuga". Il capolavoro cui si dedica da anni è salvare le apparenze creando illusioni sempre nuove. Ma per portarlo a termine deve sottrarsi a ogni responsabilità, separarsi dalla vita amputandosela come se fosse un arto incancrenito. L’insperato successo arriverà, ironia della sorte, con un libro di ricette dal sottotitolo eloquente, In cucina dopo Auschwitz, ma non potrà più cambiare le cose: l'illusione va mantenuta sino in fondo, fino all'inevitabile follia.