Tempo di lettura stimato:
12h 28m
9 utenti lo scambiano | 5 utenti lo vendono |
2.8/5 (6 voti) Vota
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 2021
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rilegato
Pagine: 374 Pagine
Isbn 13: 9788820071332
Siete l'unica speranza che ha il mondo di sconfiggere Serafyn ed evitare che spalanchi le porte degli Inferi. Sei pronto a rischiare tutto per opporti al male? Cody, Matt, Rose e Sybil sono quattro ragazzi che vivono in città lontanissime tra loro - rispettivamente a Vancouver, New York, Milano e Singapore - e che conducono esistenze diametralmente opposte. Sennonché, un giorno, tutti loro notano sulla pelle l'apparizione di un marchio insolito e cominciano ad avere strane visioni, oltre a manifestare poteri inspiegabili. Ed è allora che il velo che separa naturale e soprannaturale si squarcia, e i ragazzi scoprono di essere presi di mira dai seguaci di Serafyn, un antico demone che dominava il reame oscuro di Inferium, e che è stato sconfitto in passato dalle forze del bene, di stanza a Nuramen e guidate dalla regina Melania. Tra fughe rocambolesche, addestramenti serrati e scoperte sconvolgenti, i Quattro dovranno lasciare che il loro destino si compia. Riusciranno a impedire il ritorno di Serafyn e a salvare chi amano? Dopo aver conquistato Wattpad, approda in libreria "Il risveglio", primo volume di "Quattro", saga urban fantasy tutta italiana di Luca Farru, che non solo racconta di soprannaturale, magia e poteri incredibili, ma anche di legami famigliari, amore e amicizia.
Altri libri dello stesso autore
Recensioni
Corbie_Legge
(ATTENZIONE POTREBBERO ESSERCI SPOILER): Libro finito! Ho cambiato pareri una volta arrivata alla fine? No :) Partiamo dal presupposto che non sono uno scrittore e nemmeno voglio esserlo (chissà perché questa premessa, ma ci tengo a precisarlo perché si. Magari uno pensa che, in realtà, c'è dell'invidia dietro a un parere sincero. Da notare come l'invidia è la scusa perfetta per i pareri negativi, basterebbe farsi un analisi personale), sono un semplice lettore che ama leggere e che ha letto di tutto in moltissimi anni di divoratore seriale. Amo i fantasy per di più, quindi si capisce, ho una predilezione per questo genere. Peccato per l'autore, perché ho capito immediatamente da dove sono venute tutte i suoi, ehm...originalissime idee. Ho il libro accanto a me mentre scrivo, bello bello, di prima mano, come quando l'ho comprato. Odio rovinare i libri, ma devo ammettere che in questo caso poco mi interessa se vola giù dal letto. Magari in questo modo avrà il suo primo balzo di suspense della sua vita. Povera carta. Povero albero. Partendo dalla copertina devo ammettere che sono tra quelli a cui non ha fatto né caldo e né freddo, in verità non mi dice nulla. Non è brutta è solo insignificante (ma questo è solo un parere soggettivo). Bello però il viola. Il nome dell'autore è troppo grande, tipo pugno in faccia, e mi pareva che fosse quello il titolo vero del romanzo. Poi dopo un occhiata più attenta si capisce che no, non è quello. Voglio fare una premessa, seguo la pagina Facebook dell'autore sull'Urban fantasy e, con tutta sincerità, volevo davvero dare una lettura a questo romanzo. Speravo che mi intrigasse abbastanza da passare al secondo volume. Speravo...certo...tristezza...piango. Non è stato così fin dalla lettura della trama, che mi ha attratto quanto un moscerino nel piatto del pranzo (storciamo il naso). Era abbastanza banalotta e per niente figa. I nomi dei protagonisti poi (per non parlare di tutti quelli all'interno della storia) sono boh. Cioè, proprio boh. Ma nomi più originali non si potevano scegliere? Evidentemente no. Mi sono cadute le braccia. E le gambe. E la testa. Il libro no, quello purtroppo è rimasto a fluttuarmi davanti agli occhi. 370 pagine non sono così tante, di solito le finisco in meno di una settimana se vado lenta, ma per Odino! questo qui mi è durato settimane. Una piaga biblica. Continuando con i personaggi, visto che ci siamo già, è inutile dire che sono bidimensionali. Sembrano dei poster. O dei geroglifici. Zero spessore, zero intimità, zero personalità. Ho letto di storie per bambini con personaggi più frizzanti. Questi qui non fanno altro che stare al bar a bere, a cucinare, a bere, a pomiciare, a bere, a innamorarsi e a bere. È tutto molto interessante, davvero. Mi sono divertita un sacco a leggere di Matt che cucinava per la centoduesima volta. E Rose che beveva in continuazione. Cody è quello che detesto di più, non lo so perché, non è che sia messo peggio degli altri, è solo perché a pelle mi infastidisce. È infantile e la sua storia con David è una cosa da farmi cadere i denti tanto che mi si sono cariati di botto. Orrore. Detesto questo genere di cose senza senso. Gli instant love esistono. Ci sono. E anche tantissimi nella narrativa di genere. Ma non né ho mai letta di così fatte male. Io non né vado pazza, ma questa è proprio da abolire all'istante. E non sono solo Cody e David in questa situazione “Soprannaturale”, ma tutte le coppie di questo romanzo. Matt e Rose (coppia inutilissima, tra l'altro. Forse anche peggio delle altre), Sybil e Kevin il mezzo demone (la coppia del secolo. Seh, come no. Sento proprio i brividi e tu li senti, i brividi?). Sybil evidentemente non ha capito niente di quello che le accade intorno. Si vede che ci tiene a sua nonna, tanto che dopo che sa della sua dipartita, si fa un bel sonnellino perché è stata una giornata stressante. Kevin è quello che dovrebbe essere il badboy della situazione, che di bad ha solo, cosa? La parola demone per descriverlo? Perché il nome non lo aiuta di sicuro. C'è una scena loro, tanto discussa. Chi la osanna, chi la ripudia. Io dico che si può scrivere tutto quello che si vuole, perché le storie vanno raccontante. Certo. Ma vanno scritte con capacità e intelligenza. Un abilità che qui, è palese come il sole che sorge a est, non ce n'è neanche l'ombra. L'autore voleva rappresentare una scena sexy e erotica, ma è uscito tutt'altro. E non è per invidia quel che si dice, ma pura verità. Quello che a pelle si percepisce. È stata una sensazione sgradevole. Non basta dire che lei lo voleva, bisogna farlo sentire (e qui ci arriviamo a questa enorme pecca di scrittura). Evito di parlare del World building perché è praticamente inesistente. Non si capisce niente, togliendo le città esistenti che basta andare a vederli da internet e uno ci si fa un idea (anche in questo caso però zero descrizioni, solo una lista della spesa di luoghi e strade). Il sistema magico è confuso, è peggio di una lezione di matematica. Ho capito si e no che i guardiani sono tipo gli Shadowhunters della situazione, ma meno fighi e sicuramente con meno senso di esistere. Per il resto... mistero! Chissà, magari nel secondo volume? Non lo so, non credo lo scoprirò mai. E né, effettivamente mi interessa più di tanto. Mentre leggevo il romanzo c'era qualcosa che non quadrava, una sensazione strana, ma non riuscivo a capire cosa ci fosse che non andava. Poi, finalmente, la luce! Illuminazione! Ho capito tutto e ho scoperto il perché questa storia è un buco nell'acqua fin dal suo esordio. Premetto che i cliché non mi dispiacciono e nemmeno gli stereotipi, se fatti bene, se costruiti a dovere. Qui invece è tutto un altro paio di maniche. Uno scrittore narra una storia, non la racconta. Questa è una storia raccontata. In pratica è solo una lista infinta di fatti, azioni e eventi descritti così come sono. Senza emozioni. Senza sentimenti. Non c'è niente. Una storia così non potrà mai dare nulla. Il problema di fondo è tutto nel modo in cui è stata mostrata. Lo stile dello scrittore è impersonale e freddo perché sta raccontando, non sta narrando. Tutti, con un po'di studio dietro, possono scrivere una storia. Un altro paio di maniche è narrarla. Non capisco perché una casa editrice deve abbassarsi a tanto pur di vendere. Ho capito che l'editoria italiana è messa maluccio, ma così è una palata in faccia. Fan già pronti a tavolino, si, facile così, ma quanto durerà? Quel che uscirà fuori è sempre e solo roba letta e poi gettata nel dimenticatoio. Non si punta mai a quello che può durare, solo quello che può vendere nel minor tempo possibile. Bene. Continuiamo così che siamo al top. È una situazione che mi ricorda un po' quell'obbrobrio di After (una roba da bruciare, anzi no, che se no i fumi ci intossicheranno tutti a morte). In sostanza di libri brutti né escono a palate purtroppo. Solo speravo che una volta tanto potessi vantarmi di qualcosa di italiano degno di essere amato. E invece no. Mi toccherà, per fortuna che ci sono loro, ritornare dal mio amato Tarenzi e Randall (come qualche altro recensore ha proposto). E qui vi saluto, per ora ;)
Autori che ti potrebbero interessare