Il ritorno del nativo (1)

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Il ritorno del nativo narra la vicenda tragica di un uomo, Clym Yeobright, che pone al centro della vita l'ambizioso progetto di portare cultura e progresso tra gli abitanti della brughiera di Egdon. Nella vicenda di Yeobright, Hardy, oltre a illustrare in maniera esemplare la storia di un fallimento, esprime al lettore vittoriano il suo desiderio profondo di un radicale rinnovamento etico-culturale della società, non mancando di affrontare gli argomenti più scottanti del suo tempo: libertà dell'individuo e condizione femminile, sessualità e ipocrisia delle classi agiate, istruzione e decadenza dei valori morali. In una specie di darwiniana contrazione verso una forma di esistenza elementare, Clym Yeobright perde se stesso e la sua identità, non tanto per la precoce consapevolezza del proprio fallimento esistenziale, quanto per un'inarrestabile regressione all'infanzia - un ritorno, appunto, all'abbraccio della natura, madre benefica e generosa.