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Il sosia. Poema pietroburghese (0)

Fëdor Dostoevskij

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Classici

Editore: BUR Rizzoli

Anno: 1983

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 212 Pagine

Il mite e umile consigliere Jakòv Petrovic' Goljadkin non è quello che sembra: vive in lui un doppio, un "sosia". Il suo io non è un tutto compatto e unico, bensì un mobile e disintegrabile complesso di impulsi che possono scindersi in altri io, tra loro in alternanza e in conflitto. Il suo sosia non è semplicemente una persona tanto somigliante a lui da poter essere per lui scambiata, ma, come dice la parola russa dvojnik, è la proiezione di un io in un altro io autonomo rispetto al primo. Esistono nel romanzo due Goljadkin che si completano in quanto totalmente opposti: uno timido e sottomesso, l' altro furbo e arrivista. E Goljadkin, come spiega Vittorio Strada nell'introduzione, è "la patologia dell' uomo qualunque, il primo gradino di quello 'sdoppiamento' che costituisce la malattia dell' uomo moderno"

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