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Latte arcobaleno (1)

Paul Mendez

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Editore: Blu Atlantide

Anno: 2021

Lingua: Italiano

Rilegatura: Flessibile

Pagine: 412 Pagine

Isbn 13: 9791280028563

Nell'Inghilterra degli anni Cinquanta, l'ex boxeur giamaicano Norman Alonso cerca, tra mille difficoltà e diffuso razzismo, una nuova vita insieme a sua moglie e ai suoi bambini. Nella stessa regione (la cosiddetta Black Country, nelle Midlands) all'inizio dei Duemila suo nipote, Jesse McCarthy, è alla ricerca del proprio posto nel mondo, e di una vita più vera in cui riconoscersi. Jesse è stato cresciuto senza il padre naturale nella locale comunità dei Testimoni di Geova, un ambiente rigido e chiuso dal quale ancora adolescente viene espulso per aver timidamente manifestato le proprie tendenze omosessuali. Biasimato anche da sua madre e dal nuovo marito di lei, Jesse si trasferisce così a Londra e inizia a frequentare uomini più grandi (soprattutto bianchi) a pagamento. In ognuno di loro, non importa quanto possano essere squallidi e violenti, non importa cosa gli chiedano di fare, Jesse cerca un po' di amore, qualcuno che lo accetti e gli voglia bene per quello che è. Presto però Jesse si trova a rischiare la propria vita per un incontro sessuale più pericoloso ed estremo del solito, ma nel momento peggiore della sua vita conosce un uomo, uno scrittore, con cui nasce una forte amicizia e una grande attrazione reciproca, anche se questi è tuttora sposato con una donna...

Recensioni

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Stefi

Quando ho terminato la lettura di "Latte arcobaleno" ho avvertito una piacevole sensazione di completezza, perché questo è un romanzo ben costruito e ricco di vita vera. La rabbia, l'ingiustizia sociale, le disuguaglianze, il razzismo mi hanno ferita, ma mai quanto hanno ferito Norman prima e Jesse poi, i personaggi da cui partono le vicende intessute con maestria dalla penna di Paul Mendez. La sua scrittura infatti, è diretta e forte come un pugno nello stomaco, tuttavia sorprende spesso con immagini e metafore poetiche e delicate. Questo libro mi ha scossa nel profondo, in senso positivo, facendomi cadere rovinosamente dal piedistallo del mio privilegio bianco lasciandomi con gli occhi ben spalancati su un' Inghilterra imperfetta e impietosa. Tengo molto a Jesse, questo personaggio è entrato nel mio cuore. Il suo percorso da un' arida famiglia di testimoni di Geova verso la libertà di essere se stesso e amare chi desidera è costellato di cattiverie e di insidie, ma anche di attimi meravigliosi, è un vero e proprio road trip con una colonna sonora tutta da scoprire ( infatti dopo questa lettura le mie playlist di Spotify si sono arricchite di tanti brani che non conoscevo ).

 

"Poveri bianchi che non hanno le informazioni giuste, perché il sistema ha paura che loro bianchi possono unirsi a noi neri. Siccome sono ignoranti, sfogano la loro frustrazione e l'insoddisfazione sugli immigrati pacifici e volenterosi come Claudette e come me, come tutti noi delle Indie Occidentali. Tutti noi lavoriamo duro, tutti noi siamo vittime di persecuzione. Loro non riescono a capire che vengono abbandonati come siamo stati abbandonati noi, che noi e loro siamo stati cresciuti tutti da una madre oppressa e un padre negligente".

Paul Mendez

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