Tempo di lettura:
6h 10m
Editore: Solfanelli
Anno: 1991
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 185 Pagine
Isbn 10: 8874974299
Isbn 13: 978887497429
Questo libro di poesie è nato da un'esperienza comune a molti italiani che parteciparono al secondo conflitto mondiale: quella della prigionia di guerra.
Esperienza sofferta, amara, che pure non ha prodotto quasi mai poesia. Giuseppe Porto fa eccezione, perché proprio da lì ha tratto materia per il suo canto di pena e gioia.
Ma non sono queste di My India poesie consunte dal tempo, tratte da un fascicolo polveroso. L'autore le aveva composte nel secondo dei campi di prigionia dove era rimasto chiuso, dopo Dehra-Dun, fin oltre la fine del conflitto: a Bairagarth, sotto il tropico del cancro; ma vi era tornato sopra negli anni successivi, fino al 1987 per ritoccarle, rielaborarle, rifarle talora con cura amorevole e più fine perizia, aggiungendone solo qualcuna nuova.