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Notre-Dame de Paris (21)

Victor Hugo

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Classici

Editore: Feltrinelli

Anno: 2014

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 512 Pagine

Isbn 10: 8807901234

Isbn 13: 9788807901232

Un classico senza tempo. Un classico popolare. La grandiosa rivisitazione di una Parigi tardomedioevale in cui si mescolano lo spettrale profilo della basilica di Notre-Dame, abitata dal gobbo Quasimodo, e la notturna Corte dei Miracoli, dove risplende la bellezza di Esmeralda. Come in un grande melodramma, forze del bene e forze del male si scontrano facendo fulcro intorno all'attrazione, alla sensualità , all'innocenza della bella zingara. Romanzo del diverso, del perverso e dell'amore contrastato, Notre-Dame de Paris non ha mai smesso di sedurre l'immaginazione di registi (memorabile il film del 1939 di William Dieterle, con Charles Laughton nelle vesti di Quasimodo), musicisti (recentissimo è il musical di grande successo di Riccardo Cocciante), e naturalmente quella dei lettori. "Hugo non dimentichiamolo, scrive Notre-Dame a ventott'anni, nel 1830, e lo dà  alle stampe l'anno dopo: Notre-Dame ha della gioventù o della prima maturità  gli entusiasmi della scoperta, la foga dei messaggi." Goffredo Fofi

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Recensioni

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Bottondoro_22

Un libro che é a metà tra capitoli romanzeschi e altri quasi di saggistica, su infiniti argomenti e spunti di riflessione: psicologici, umanistici, architettonici, storici… In questo romanzo Hugo, tra una scena e l'altra del racconto, ci mostra tutta la sua immensa cultura e l'amore per la sua patria, senza tuttavia rendere la narrazione sciatta. Al contrario, dialoghi e descrizioni appaiono appassionanti, vividi e reali.

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Merita 

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“Di solito, il brusio che si leva da Parigi di giorno è la città che parla; di notte, è la città che respira: qui, è la città che canta. Prestate dunque orecchio a questo unisono dei campanili, unitevi il mormorio di mezzo milione di uomini, il lamento eterno del fiume, i soffi infiniti del vento, (…) di questa città che non è più che un'orchestra, di questa sinfonia che fa il rumore di una tempesta.” (pag 144)

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