Rabbits' forest (3)

Shii è un protagonista umano e pieno di difetti, che promette una cosa e poi fa tutt'altro, che ha una curiosa intraprendenza che non ci si aspetterebbe dalla sua espressività molto ._. , e invece cova i tipici pensieri, problemi e impulsi di un adolescente che ha cercato di dimenticare il suo primo amore e che, alla fine, ha deciso di prendere le redini della situazione e smettere di aspettare. Mi è piaciuto veder crescere questo sentimento di curiosità dentro di lui e vederlo affinarsi nella sua ricerca, seppure da amici, di un contatto fisico con Tamaki (che in altri manga, apriti cielo solo per un abbraccio) che viene fuori con naturalezza. E poi, con la pubertà, il tramutarsi di quel sentimento in qualcosa di più fisico, in un desiderio che ai suoi occhi appare per la prima volta come “perverso” e che quindi gli causa una battaglia interiore.

Dall'altra parte Tamaki  si trova in faccia la verità che il suo migliore amico di sempre, che nell'ultimo anno l'ha misteriosamente aggirato (proprio mentre lui frequentava una ragazza), è innamorato di lui, e sbatte la testa contro la consapevolezza che non si tratta di una cotta o di un batticuore da manga shojo, ma di un desiderio e una risoluta volontà di farlo innamorare di lui. Ma si capisce presto che Tamaki non è il raggio di sole che sembra, e ha non pochi problemi con cui fare i conti e che lo fanno sentire a disagio con la sfera della sessualità.

Insomma, ben fatti i personaggi, bella la storia, belli i disegni. Era chiaro dalle 5 stelline, no?