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Una vita come tante (269)

Hanya Yanagihara

3.8 (64 voti) Vota

Drammatici

Editore: Sellerio

Anno: 2016

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 1094 Pagine

Isbn 10: 8838935688

Isbn 13: 9788838935688

L’uscita di questo imponente romanzo ha suscitato un sentimento quasi unanime di stupore. Il repertorio dei commenti descrive nella maggior parte dei casi una qualità particolare del libro, ossia la capacità di far scaturire una passione trascinante per i suoi personaggi e la loro storia, di far trascorrere il tempo come fosse in accelerazione, di donare la sensazione, ormai desueta, che la lettura di un romanzo possa impadronirsi delle nostre vite. «Non capita spesso di leggere un romanzo di queste dimensioni e di pensare “vorrei che fosse più lungo”» (Times); «Totalmente coinvolgente, meravigliosamente romantico, a volte straziante, mi ha tenuto sveglio fino a tarda notte, una sera dopo l’altra» (Edmund White). Sembrano considerazioni ingenue, o furbescamente commerciali, ma le fonti di certo non lo sono. Si potrebbe dire che il romanzo di Hanya Yanagihara è una favola, e ciò spiegherebbe alcune delle reazioni che ha provocato. Una grande favola contemporanea, a tratti di malinconica dolcezza, spesso crudele ed efferata.<br />In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l’uno all’altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all’inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall’ambizione. Willem, dall’animo gentile, vuole fare l’attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell’arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità.<br />Nei suoi riguardi l’affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell’autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell’amicizia.<br />Come accade di rado, da una inconsueta immaginazione narrativa si è distillato un oggetto singolare: un romanzo classico e al tempo stesso modernissimo, capace di creare un mondo di profonda, coinvolgente umanità.

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Martamaior

Il libro si presenta  

_elescarn

“Ma che cos'era la felicità se non un eccesso, una condizione impossibile da mantenere, in parte perché era un concetto troppo difficile da esprimere? Non ricordava di essere stato in grado, da bambino, di dare una definizione di felicità: c'erano solo tristezza, paura e l'assenza di entrambe, e quest'ultima era la sola cosa di cui avesse bisogno o che desiderasse.” (pag. 143)

“Vedi, Jude, nella vita ogni tanto alle brave persone succedono delle belle cose. Non temere, non capita spesso quanto dovrebbe. Ma quando capita, sta alle brave persone dire "grazie" e andare avanti e, perché no, rendersi conto che forse chi compie un bel gesto ha il suo tornaconto e non è esattamente disposto ad ascoltare tutte le ragioni per cui la persona alla quale è destinato è convinta di non meritarlo.” (pag. 177)

“A volte avevo l'impressione che qualcosa di fisico ci collegasse, una lunga fune tesa da Boston a Portland: quando Liesl tirava un'estremità, lo sentivo. Ovunque andasse, ovunque io andassi, era lì, quella corda luminosa e attorcigliata che si tendeva senza mai spezzarsi, e ogni nostro movimento non faceva che ricordarci ciò che avevamo perso per sempre.” (pag. 520)

“Lo amava, erano destinati a stare insieme, e non gli avrebbe mai fatto del male, di questo era certo. Perciò, di cosa doveva aver paura?” (pag. 670)

Elisa_1991_21

Libro acquistato già usato… nella prima pagina c'è una dedica x la ragazza che me l ha venduto …

mayaaa927

Bel libro, ben scritto, ma non sono un amante di questo genere.

Romiromi

un libro importante, sicuramente non una lettura leggera. 

gaspare99x

Libro mooolto lungo, molto discorsivo, a parere mio ti perdi nella storia se non prendi appunti, ho letto le prime 300 pagine poi mi è stancato e non l'ho finito più.

Fre Quattrocchi

Oscilla tra il 2 e il 2.5 perché questo libro ha della bellezza che, a mio parere, viene rovinata dall’eccessiva morbosità legata al dolore. Sembra essere un libro punitivo. C’è dell’accanimento che mi ha disturbata parecchio nel corso della lettura e che sembra voler mettere in piedi una gara a chi soffre di più e nei modi più dolorosi. O meglio, una gara a trovare qualcosa di sempre peggiore per vedere fino a che punto si può arrivare… Il problema è che all’inizio mi dava l’idea di una saga familiare che andava a prendere il concetto di famiglia allargata, di famiglia creata è voluta. Bellissimo, no? In questo i protagonisti erano quattro. Con tutti i personaggi di contorno, che facevano un’ottima cornice. Poi però l’autrice si concentra soprattutto su uno (da qui l’accanimento) e lo fa andando a prendere qualunque cosa terribile possa capitarti nella vita. Oltre a certi temi pesanti, che anche per bravura sua mi è stato difficile leggere in modo continuo, ho percepito uno tono narrativo che non metteva realmente questo personaggio come primario. Cerco di spiegarmi meglio: l’accento su questa figura mi sembra sia stato dato solo per causare malessere nel lettore e gli altri protagonisti in realtà dovevano essere il miele utile a non farci soffrire sempre, solo che sono venuti fuori più di sostanza di quel che dovevano e, beh, sono appunto protagonisti un po’ mollati a loro stessi. E mi è dispiaciuto perdermi le loro vite, o comunque vederle al servizio dell’altro personaggio. Voi che ne pensate?

MatteoP

Anche meno Hanya…

aemilius

Un romanzo che costringe il lettore a provare empatia. Una scoperta incredibile per una delle storie più delicate e crude mai scritte.

Bordijunior

Dolore. Dolore. Dolore. Eppure è un libro magnifico!

Chiara

Stravolgente

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