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Anna (21)

Niccolò Ammaniti

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Narrativa distopica e utopica Fantascienza: apocalittica e post-apocalittica

Editore: Einaudi

Anno: 2017

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 314 Pagine

Isbn 10: 880623448X

Isbn 13: 9788806234485

In una Sicilia diventata un'immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città  abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un'isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità  di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà  inventarne di nuove. Con "Anna" Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente. Una luce che si accende nel buio e allarga il suo raggio per rivelare le incertezze, gli slanci del cuore e la potenza incontrollabile della vita. Perché, come scopre Anna, la "vita non ci appartiene, ci attraversa".

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Recensioni

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OgniRicciounLibro

Un romano profondo, crudele, significativo. 

Un romano pieno di morte, distruzione, dolore, fatica, coraggio, forza. 

Anna è una ragazza che si ritrova da sola, con suo fratello Astor, in una Sicilia distrutta da un virus letale e poi da un incendio. Gli unici sopravvissuti sono i bambini e  gli animali, che devono sopravvivere con le proprie forze. 

Costretta a crescere troppo in fretta e a prendere decisioni importanti,cerca di crescere suo fratello, tenerlo al sicuro e procurargli di che vivere. 

A tratti crudo, ma da leggere. 

Un'altra donna che si forma da sola, si fa forza da sola e sopravvive. ❣️

Lollo98 ( spedizioni dal 07/12 )

Voto: 1.5

Libro deludente. Ammaniti ha una scrittura sicuramente scorrevole, ma i pregi di questo libro terminano qui. Volume noioso e monotono. Finale inesistente e fastidioso. Un'unione di temi triti e ritriti, nulla di nuovo. Anzi, a momenti sembrava di leggere Il signore delle mosche, La strada o Io sono leggenda. Non lo consiglio.

federicau

La lettura di Ammaniti “meno Ammaniti” che ho fatto finora, più digeribile nonostante tutto, e forse questo, congiuntamente al covid, ne ha spinto la diffusione.

Lettura scorrevole, come sempre. I rapporti che si vengono a creare tra Anna e chi la circonda inteneriscono e fanno soffrire, e si vive la solitudine della bambina. Il filo che unisce tutta la storia è il senso di credere in qualcosa, anche se sai che potrebbe non essere vero, purché ti faccia andare avanti: dalla Picciridduna, alle Adidas, ai Grandi ancora da qualche parte, in un mondo in cui restano solo tanti bambini, tanti Colapesce, a sorreggere un mondo guasto.

Julesmalano

Non è stato il libro ideale da leggere per me nell'anno della pandemia e non è proprio il mio genere, ma comunque non è una lettura spiacevole e ho apprezzato la scrittura di Ammaniti.

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