La caduta (14)

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Alla base dell'opera narrativa e saggistica che fece di Camus uno dei maestri della cultura francese nel dopoguerra, è la problematica dell'assurdo. L'uomo di Camus cerca angosciosamente una giustificazione, un valore all'esistenza e non trovandoli, diventa totalmente estraneo a se stesso, come, appunto, il protagonista di "La caduta": uno stupendo romanzo che, sotto la specie dell'arguto gioco intellettuale di un egocentrico che spese per egoismo l'intera vita in generosità, si rivela, col procedere della narrazione, il tormentoso delirio di un uomo che, un giorno, venne meno al richiamo della coscienza e dell'umana solidarietà, unica vera difesa contro il male. Così, nei racconti "L'esilio e il regno" che completano questo volume, la tematica di Camus si sviluppa, con perfetta misura narrativa e stilistica, attraverso le sofferte esperienze di uomini fragili e inquieti, votati a una disperata solitudine in un mondo ostile e assurdo. E la partecipazione dello scrittore è così intensa che diviene appello accorato alla solidarietà per amore, bene supremo della vita.