Tempo di lettura:
22h 24m
Anno: 1993
Lingua: Italiano
Rilegatura: Rigida
Pagine: 672 Pagine
Isbn 10: 8804371234
Isbn 13: 9788804371236
Nell'anno 100 d.C. un reparto romano è in marcia nella pianura padana, diretto verso oriente. La sua meta è il Danubio, che l’Imperatore Traiano si accinge a varcare per un'ennesima guerra di conquista. Un ultima spallata e Roma sposterà ancora più a est i suoi confini. Come sempre, i vinti pagheranno: l'oro della Dacia rifornirà l'esausto Erario imperiale Roma è all'apogeo della sua potenza ma come il sole a mezzogiorno non potrà che iniziare la sua parabola discendente. L'Impero si estende dall'Eufrate al e Colonne d'Ercole, dalla Britannia all'Africa, ma non è che una gigantesca fortezza assediata da milioni di barbari di cui germani, parti e daci sono soltanto le avanguardie. La Grande Roma, dice uno dei personaggi, è diventata "una vescica di lardo troppo tesa che basta una spina a sgonfiare". Una spina... Il Colosso di ferro ha i piedi di argilla. In questa grandiosa prospettiva s'inquadrano le turbinose vicende della saga che coinvolge, nello spazio di una quarantina d'anni, due generazioni di una famiglia di Liburna, cittadina romana al confine tra Piemonte e Liguria. Nel solco aperto da Ben Hur e da Quo vadis, l'Autore muove con straordinaria naturalezza le fila del complesso intreccio. L'avventura si snoda su un fondale gremito di personaggi, di figure tipiche, di comparse vivacissime tutte tese a ricreare il mondo multiforme e colorato, fastoso e straccione della Roma imperiale. Così il lettore si imbatte in storie di ex pugili, veterani, gladiatori, prostitute, giovinette cristiane votate al martirio, marinai che hanno visto la Sirena, apostoli sulla via di Damasco, contrabbandieri sulla strada del Sale, trafficanti siriani, aurighi del Circo.
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