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Astenersi astemi (6)

Héléna Marienské

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Sociolinguistica

Editore: Edizioni Clichy

Anno: 2019

Lingua: Italiano

Rilegatura: Brossura

Pagine: 291 Pagine

Isbn 10: 8867995472

Isbn 13: 9788867995479

Clarisse, psichiatra specializzata in dipendenze, decide di sperimentare una terapia di gruppo ispirata a princìpi del tutto nuovi. E così riunisce in un inedito «gruppo d'ascolto» un prete cocainomane sosia di Papa Francesco, un'alcolizzata senza rimedio, un coltissimo professore universitario sessuomane, una giovane e devastata consumatrice di qualsiasi tipo di droghe, un giocatore d'azzardo con irrisolte pulsioni omosessuali, una fashion-addict ossessionata dall'acquisto compulsivo di abiti d'alta moda, un bancario con moglie dominante e aggressiva che per la sua dipendenza da qualsiasi tipo di sport si è distrutto irrimediabilmente il fisico. Per tutti questi personaggi il resto del mondo è un campo di battaglia nel quale il potere della famiglia e delle istituzioni annienta volontà e sogni, spingendo verso l'unica via d'uscita possibile, quella della perdizione e del vizio. Devastati, sull'orlo del baratro, nel confronto reciproco trovano il contrario di ciò che si aspettavano di trovare: la polidipendenza. Anziché liberarsi della propria dipendenza, vi aggiungono infatti anche quelle degli altri. E così questi «nemici della vita ordinaria», questi ribelli contro la normalità, sfidano la loro terapeuta e il mondo che li vorrebbe isolati e controllati, e all'interno della «squadra» che decidono di formare tutti insieme, scoprono la solidarietà, la complicità, l'amicizia, perfino l'amore. Irriverente e intelligente, questo nuovo romanzo dell'autrice di Libere è ancora una volta scritto in modo brillante, pieno di ritmo, ed è capace di affrontare uno dei più scottanti temi di oggi declinandolo in una maniera meravigliosamente immorale.

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Recensioni

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_PAPAIA_

Il primo viaggio dell'anno l'ho fatto a Parigi con sette tossicodipendenti in cerca di una cospicua vincita a poker perché, sí: i soldi non fanno la felicità ma preferirei piangere alle Maldive. Sebbene i sette protagonisti border-line, lesionisti per esigenza e mefistofelici allenati diano alla narrazione un carattere crudo ed un tono irriverente la loro disperazione non abbandona mai l'ironia. Chiedere aiuto non è facile almeno non quanto affidare le proprie fragilità ai propri tormenti, ma esiste sempre un riscatto e loro, seppur in maniera discutibile, mi hanno confermato quanto sia impossibile che qualcuno riesca a salvarsi da solo... Specialmente se la rinascita parte con un Himalaya di fiche vinte a poker!

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