Il vecchio e il mare (12)

Ho letto questo libro in due ore. Sono state due ore di attesa, di emozioni, di curiosità. Il lettore sa che qualcosa deve accadere di lì a breve, qualcosa di disastroso. È la storia di un uomo anziano che vincerà questa lotta della vita grazie alla sua dignità. La natura sa essere meravigliosa e crudele al tempo stesso, ma non è mai descritta come un nemico da combattere, ma come un vecchio compagno al quale il pescatore si rivolge con rispetto. Questo racconto ci rimanda alle cose che più desideriamo, che vorremmo realizzare in maniera così ardente che quasi arriviamo a venerarle, ma che quando arrivano lo fanno velocemente, e velocemente passano avanti, lasciandoci uno strano sapore in bocca.

💫 IL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway

A questo autore non mi sono mai avvicinata, perché in qualche modo ho sempre sentito che non fa per me: dopo aver letto "Il vecchio e il mare" me ho avuto la conferma. Mi rendo conto dell'importanza che ricopre nella storia della letteratura per la sua scrittura rivoluzionaria e gli riconosco genio e meticolosità.

Il problema è che non va a soddisfare il mio gusto.

Hemingway era convinto che quando conosci bene ciò di cui parli, non sia necessario un grande spreco di parole per dare vita ad un romanzo.

La sua narrazione, infatti, si basa su una scrittura asciutta e essenziale; con pchi semplici elementi va a delineare contesto storico, ambiente sociale, caratterizzazione dei personaggi e dinamiche di rapporto. Nonostante ciò riesce ad essere profondamente evocativo: gusti, sapori, odori e ogni tipo di sensazione buca la pagina e si trasmette al lettore potentemente.

La grande assente è la trama, nel senso che ciò che viene raccontato perde completamente di importantanza a favore del modo in cui viene fatto; e nel mio caso questo non basta a rendere piacevole la lettura. La verità è che mi sono tremendamente annoiata tra le pagine di questo libro e sarei disonesta se dicessi il contrario. Probabilmente per apprezzare appieno questo tipo di stile ci vuole una sensibilità che io non possiedo: sostanzialmente, nel mio caso, non mi basta che ci sia un senso estetico nello stile, ma necessito anche di una bella storia a cui appassionarmi.

In ogni caso credo che leggere gli autori che hanno lasciato un'impronta nella storia della letteratura sia comunque un arricchimento personale e che sia fondamentale per capire come siamo arrivati ad oggi. Quindi sono molto contenta di aver recuperato questo classico moderno.

mi è piaciuto, ma non tra i miei preferiti

Questo è il secondo libro di Hemingway che leggo, dopo Addio alle armi e devo dire che mi è piaciuto molto. Specialmente per il suo legame con il mare.

La sconfitta onorevole, tema ricorrente del buon Papa nella finzione e nella vita, qua trova la sua incarnazione migliore: nessuno vince, in questo romanzo, eppure il confine tra il necessario e il superfluo emerge con forza. L'asciuttezza dello stile di Hemingway è accurato al punto giusto, e se la storiella del racconto più breve del mondo è probabilmente una bugia, si stenta veramente a non darle patente di verità.

Se lo avessi scritto parola per parola, stesso libro, prima che lo facesse Hemingway, non se lo sarebbe letto manco mia madre: bello essere raccomandati.

“ Il vecchio e il mare “ tratta le tematiche preferite di Hemingway, siano esse il coraggio dell’ essere umano e il suo immergersi nella natura consapevole di sfidarne le avversità senza poterne allo stesso tempo fare a meno. "La grandezza non è nella vittoria ma nell'impegno e nel rigore morale con cui si affronta la battaglia"

"Non lo disse ad alta voce perchè sapeva che a dirle, le cose belle non succedono."

[DAL LIBRO ...] Il sole sorse lieve dal mare e il vecchio vide le altre barche basse sull'acqua e vicino alla riva, sparse nel corso della corrente. Poi il sole divenne più luminoso e abbagliò l'acqua e poi, mentre sorgeva limpido, il mare liscio lo fece rimbalzare negli occhi del vecchio dandogli un dolore acuto, per cui continuò a remare senza guardarlo... --------------------- SANTIAGO si avventura nella disperata caccia di un enorme pesce che possa finalmente dare una svolta a tutti quei giorni di sfortuna, accompagnato solo dal legame premuroso del giovane MANOLO, che rimarrà nei suoi pensieri anche durante la lunga e stremante lotta per portare a casa il suo bottino. ________________DOLCE e COMMOVENTE il legame tra il ragazzo e il vecchio, che se ne prende cura con piccoli gesti e premure. FORTE E CRUDELE, invece, il legame che il vecchio ha con il mare. PREZIOSO il rispetto che si trasforma in fratellanza per il pesce che spera di portare a casa dopo una lunga lotta. ⭐⭐⭐⭐⭐/5.

Questo romanzo è una metafora della vita ancora molto attuale.

La morte, vincere ed essere vinti, la natura, il sacrificio. Santiago e la sua esperienza in mare, per capire che bisogna crederci - fino allo stremo delle forze - e che in determinate situazioni, guardare negli occhi un pesce e riconoscerlo persino come fratello, può, sì, avere un senso profondo come l'oceano.

Un libro intenso, che si basa su una lotta tra un pescatore e il suo pesce, ma altro non è che la lotta tra la vita e le sue difficoltà. Un libro che la rappresenta in tutti i sui alti e bassi, incertezze, paure che si conclude con la fine.