Tempo di lettura stimato:
5h 16m
Narrativa classica: generale e letteraria
Editore: Bompiani
Anno: 1987
Lingua: Italiano
Rilegatura: Flessibile
Pagine: 158 Pagine
Uno di quei libri per i quali è ormai indifferente avere un secolo in più o in meno." Il Sabato Pubblicato nel 1942, Lo straniero, un classico della letteratura contemporanea, sembra tradurre in immagini quel concetto dell'assurdo che Albert Camus andava allora delineando e che troverà teorizzazione nel coevo Mito di Sisifo. Protagonista è Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. Un giorno, dopo un litigio, senza alcuna ragione, inesplicabilmente Meursault uccide un arabo. Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conse- guenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. Come Sisifo, Meursault è un eroe "assurdo": la sua lucida coscienza del reale gli consente di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di essere e di sentire. "E'una verità ancora negativa," ebbe a scrivere Camus in una prefazione per un'edizione americana dello Straniero "senza la quale però nessuna conquista di sé e del mondo sarà mai possibile.
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Recensioni
Augusta
Ho scambiato questo libro qualche tempo fa e poi nel riorganizzare i libri in soffitta, mi sono resa conto di averne due. Per questo motivo sarei lieta di scambiarlo con un libro inedito!
Stefi
Quale significato ha la vita? Che importanza hanno le nostre azioni in un universo infinito, in cui siamo puntini minuscoli ed inutili? Questo libro non risponde a queste domande, ma solleva varie riflessioni su questi enormi argomenti. Perciò è una lettura indimenticabile e senza tempo.
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